
Signore e signori, Oscar Ferrari!
Enjoy!
Conosciamoci un po’. Chi è Oscar Ferrari?

E sai
perché? Perché odiavo avere un obbiettivo a 10 centimetri dalla
faccia ed essere obbligato a costringere il mio viso e i miei gesti a
diventare essenziali, microscopici e millimetrici, il tutto restando
in parte e cercando di raccontare qualcosa. All’inizio c'è stato
odio puro, ma col tempo, grazie alla tranquillità e alla
professionalità che si respiravano su quel set, credo di aver
portato a termine il mio lavoro e di averlo fatto bene, ma – come
già detto – deve essere il pubblico a giudicare.
Credimi, avrei davvero voluto cominciare con qualche domanda
semplice per rompere il ghiaccio e mantenere la mia immagine
d’intervistatrice imparziale e distaccata ma… TU SEI IL TERZO
INCOMODO! Come hai potuto? Lo sai, sì, che G&T sta per Giulio e
Tommaso, e non per Giulio e Teo? Giustificati!
Ho
una giustificazione perfetta per queste accuse: non è colpa mia, mi
disegnano così! La colpa è di quei simpaticoni degli sceneggiatori!
Giuro, non avrei mai voluto essere il terzo incomodo!
«Chi non beve vino ha qualcosa da nascondere». Teo non è molto
simpatico a Sara, vero? Secondo te cosa pensa lui di lei?
Ne
abbiamo parlato diverse volte con Francesco, perché ci siamo resi
conto che Teo interagiva raramente con gli altri personaggi, ma tutti
parlavano di lui, giudicandolo. Nella mia testa, dunque, c’era
sempre la domanda: ma cosa pensa lui
di tutta questa gente? L’idea che mi sono fatto è che Teo sopporti
Sara perché sa quanto Giulio le sia legato, e che la veda come una
piccola trottola impazzita e senza controllo che lo diverte, ma che
non gli lascia ancora la possibilità di un avvicinamento vero.
In
fondo sono entrambi personaggi che portano una maschera per
proteggere la propria fragilità. Perché, si sa, le persone fragili
si riconoscono tra loro, ma si evitano, per non guardarsi allo
specchio.
Quanto di Oscar c’è in Teo e quanto di Teo c’è in Oscar?

Ti andrebbe di condividere con noi qualche esperienza carina o
buffa fatta sul set? O una che ti abbia indotto a pensare “chi
diavolo me l’ha fatto fare”, magari?
Diciamo
che su questo set ho capito quanto sia difficile parlare con un
attore standogli di fronte e guardandogli l’orecchio, invece degli
occhi, per problemi d’inquadratuta. È stata la scena con più
ciack, credo. Proprio non riuscivo a girarla: appena guardavo Giulio
dritto dritto nell’orecchio e cominciavo il mio discorso pieno di
enfasi, scoppiavo a ridere perché nel mio cervello bacato si
instillava un unico pensiero: «stai parlando a un orecchio, stai
parlando ad un’orecchio…» Ancora oggi mi scuso con tutta la
troupe..
Come
abbiamo già detto, Teo è il "terzo incomodo" e per questo
non è visto molto di buon occhio dai tanti fan di Jules e Tommy
(anche se sarebbe più corretto dire che il 50% vorrebbe che sparisse
per sempre tra atroci sofferenze e l'altro 50... anche peggio!) .
Immagina di essere il suo avvocato e di dover fare un'arringa
difensiva. Perché, secondo te, Teo non è male come sembra?

Solo quando
siamo noi “quello arrivato dopo”, ci rendiamo conto di cosa
voglia dire esserlo, e quanto sia difficile dimostrare l’amore che
si prova, mentre chi è arrivato prima, nonostante i suoi continui
errori, continua risultare vincente. Chi arriva dopo ha sempre la
strada in salita, ma può farcela, se ci crede veramente…»
Piaciuta? A me tanto! Mi ha fatto vedere Teo da un punto di vista nuovo, diverso e in più credo di essermi innamorata... (anche se forse non dovrei dirlo essendo sposata...)
Buona strada!
-Simo- ;)
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