Okay,
diciamoci la
verità: chi
al mondo
non vorrebbe
dei genitori
come Lidia
e Piero?
Abitano in
quel casale
stupendo,
circondati
dalle
campagne
piemontesi e
– soprattutto!
– da quei
meravigliosi
girasoli,
sono attenti
e generosi...
E la
mamma fa
anche le
crostate!
Quintali di
crostate!
Intendiamoci,
anche mia
mamma fa
le crostate,
ma mica
tutti i
giorni! Ogni
volta che
apparivano in
un episodio,
mi veniva
una voglia
di crostata
tale che
alla fine,
un
pomeriggio,
me ne
sono fatta
due...
Non
so voi,
ma io
mi sono
sempre
chiesta chi
si
nascondesse
dietro i
personaggi,
se Laura
Forleo e
Piero
Mortillaro
somigliassero
a Lidia
e Piero
anche solo
un pochino.
Inizia così la nostra avventura sbirciando attraverso i buchi delle
serrature di quelle porte che sono gli amici che compongono il cast
di G&T…
I
genitori
di
Giulio,
nonostante
la
quantità
limitata
di
screen-time,
sono
tra
i
personaggi
più
apprezzati
di
G&T.
Che
idea
vi
siete
fatti
a
riguardo?
Come
avete
vissuto
questo
successo?
LAURA:
personalmente
ho
interpretato
questo
personaggio
con piacere.
Il "successo"
mi ha
sorpresa e
sconcertata,
decisamente
non è
una
situazione
nella quale
mi trovo
a mio
agio.....
PIERO:
Intanto,
il successo
è tutto
dei ragazzi,
e se
lo sono
meritato, per
la bravura
dimostrata e
per l’impegno
profuso. Il
mio apporto
– per
quanto
appassionato
– è stato
davvero
ridotto. Sono
contentissimo
perché
ricordo
l’entusiasmo,
la
meticolosità,
l’inesauribile
energia:
dall’inizio
delle riprese
i nostri
protagonisti,
ma che
dico
protagonisti,
i nostri
eroi
(Francesco,
Matteo,
Angela,
Moritz,
Anthony,
Valeria e
Paolo) hanno
utilizzato
ogni loro
energia,
lavorando non
meno di
12 ore
al giorno.
Diciamolo: si
sono fatti
un mazzo
così!
Ribadisco che
il
sorprendente
successo di
G&T
è il
meritato
premio per
questi
ragazzi
fantastici,
artisti bravi
e belli,
che hanno
fatto tutto
praticamente
da soli.
Sono
orgoglioso di
loro.
Chi
sono
Lidia
e
Piero
secondo
Laura
e
Piero,
e
quanto
c'è
di
voi
in
loro?
L:
Lidia e
Piero sono
genitori
vicini al
figlio e
rispettosi
delle sue
scelte. Per
quanto mi
riguarda, lo
sono stata
anche nella
vita, con
i miei
"veri"
figli, benché
con loro
non mi
sia trovata
nella
condizione di
doverli
tutelare da
pregiudizi e
discriminazioni.
Nel mio
essere madre,
e in
generale
nella vita,
sono inoltre
molto più
pazzerella.
Per
quanto
riguarda
Piero, mi
permetto di
dire che
non si
sarebbe mai
fatto servire
la crostata,
ma avrebbe
piuttosto
fatto il
contrario,
facendo lui
parte di
una categoria
in
estinzione:
il
gentiluomo.
P:
Io, a
differenza di
Laura (a
proposito,
grazie Laura
per avermi
dato del
gentiluomo,
hai un
drink
pagato), non
sono
genitore,
quindi posso
solo
immaginare
cosa possa
voler dire
ricoprire
questo ruolo.
Lidia e
Piero sono
una coppia
fortunata,
sensibile e
intelligente.
Fortunata
perché è
riuscita a
tirare su
uno splendido
figlio. La
felicità di
Giulio è
l’unica
cosa che
veramente
conta per
loro due…
In realtà,
per Piero
è molto
importante
anche il
buon cibo
e il
buon vino.
La vecchiaia
lo ha
reso un
po’
brontolone,
ma a
Lidia basta
dargli da
mangiare per
non sentirlo
per un
pezzo. A
Piero “la
pioggia lo
bagna e
il vento
lo asciuga”,
e in
questo è
identico a
me: anche
nella realtà
ci vuole
parecchio per
turbarmi,
vero Laura?
Francesco
e
Matteo,
gli
attori
e
i
registi.
Come
vi
siete
rapportati
a
loro
– e
loro
a
voi
– in
questo
doppio
ruolo?
P:
Intanto
tengo a
dire che
adoro
recitare con
Laura, mi
diverto un
casino. Per
fortuna,
Francesco mi
trova sempre
qualcosa da
fare con
lei nei
suoi
spettacoli,
perché Laura
dà corda
a certi
miei
stralunati
discorsi e
fa delle
espressioni
incredibili
quando si
chiede se
sono serio
o se
sto
cazzeggiando.
Francesco,
ormai, mi
pare di
conoscerlo da
una vita.
La conoscenza
con Matteo
è più
recente, ma
è una
persona con
cui è
facile
trovarsi a
proprio agio.
Comunque, non
essendo
questa la
prima volta
che lavoravo
con loro,
è andato
tutto alla
solita
maniera.
Riescono a
creare cose
così belle
perché tutti
si divertono
mentre si
gira. Le
cose migliori
vengono fuori
quando ci
si diverte.
Se
doveste
descrivere
con
un
aggettivo
ognuno
dei
ragazzi
del
cast,
quale
sarebbe
e
perché?
L:
Di alcuni attori avevo solo una
conoscenza superficiale, ma li ho trovati tutti bravi, piacevoli e
disponibili. Sempre pronti a sopportare estenuanti ripetizioni,
trucco, caldo e fatica senza battere ciglio.
E Francesco... è Francesco! Paziente, dolce, buffo, testardo, professionale ma mai supponente. Con lui ti senti a casa ovunque tu sia.
E Francesco... è Francesco! Paziente, dolce, buffo, testardo, professionale ma mai supponente. Con lui ti senti a casa ovunque tu sia.
P:
Un solo aggettivo per tutto il cast:
STUPENDO! Perché non sei d’accordo?
No,
no!
Figuriamoci!
Vi
va
di
raccontarci
un
aneddoto
dal
set?
L:
Aneddoti? Tanti! Ti dico solo che
quella crostata, caduta a terra una decina di volte, qualcuno, a fine
riprese, l'ha anche mangiata!
P:
Non sarebbe stato un peccato
buttarla? Sevi sapere, Simona, che io fuori campo rompo le scatole a
tutti quelli che invece sono in campo. Per esempio, quando Renato –
il bravissimo Paolo Mazzini – si rivolgeva a me, fuori campo io,
invece di dargli le battute, lo insultavo, gli mostravo le corna, il
dito medio… Che poi – diciamocelo – se lo meritava. Non sta
antipatico anche a voi Renato? Tornando alla crostata… la prima
volta che abbiamo girato la scena, io ho detto «cassata» senza che
nessuno se ne accorgesse, ma dopo il «buona la prima» ho dovuto
confessare che per colpa mia andava rifatta.
Se vi è piaciuta questa, vi consiglio di dare uno sguardo anche a G&T Forum, dove troverete un'intervista altrettanto simpatica! ;)
Buona
strada..
-Simo-
<3
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